Acufene o Tittinus

L’acufene è simile ad un ronzio, a un sibilo, a un rumore fastidioso che senti nelle orecchie e che ti esaspera. Per fortuna può essere gestito.

Non è una malattia, ma un sintomo derivante da una serie di cause.

Esso può essere causato da molti fattori diversi, alcuni dei quali esulano dal nostro controllo, come, ad esempio, l’invecchiamento. Spesso può essere associato anche alle infezioni dell’orecchio, al cerume e ai disturbi del nervo sensoriale.

Possiamo dividere gli acufeni in due macro-categorie.

L’acufene soggettivo

La forma più comune in cui il disturbo si manifesta, quando il suono/ronzio, nella testa o nell’orecchio, è percepito solo da una persona e non da altri.

Spesso altro non è che la conseguenza dell’esposizione prolungata a forti rumori (come nel caso di concerti), e tende a passare in breve tempo.

In altri casi invece può essere un’avvisaglia per un danno al sistema uditivo.

Abbiamo quindi acufene sensoriale o neurologico quando il disturbo è causato da disordini di vario tipo come nel caso della malattia di Ménière.

L’acufene somatico, quando il disturbo è di origine muscolo-scheletrica, come problemi dentali o spasmi muscolari a livello della cervicale e della mandibola.

L’acufene psicogeno quando il disturbo è conseguenza, ad esempio, di un forte stress, di uno stato ansiogeno o di preoccupazione.

Quando abbiamo allo stesso tempo una o più di queste cause, con conseguente aggravarsi del disturbo, si parla di acufene combinato.

Anche l’assunzione di alcuni tipi di farmaci, come i FANS soprattutto se in dosi elevate, può causare o far peggiorare il disturbo.

Acufene

Gli acufeni soggettivi

Sì tratta di una tipologia più rara (in media colpisce l’1% dei pazienti). In questo caso il disturbo può essere percepito non solo da chi ne soffre ma anche da un’altra persona, ad esempio da un medico attraverso l’utilizzo di uno stetoscopio.

Si parla di acufene pulsatile, quando il rumore va in sincrono con il battito cardiaco, ed è solitamente associato a un problema ai vasi sanguigni, a disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare oppure a spasmi muscolari nell’orecchio interno.

A seconda della natura e durata, è anche possibile distinguere tra acufene acuto e acufene cronico.

Come riconoscere e curare gli acufeni

In questi casi diventa d’obbligo consultare uno specialista alla comparsa dei primi sintomi associati al disturbo, e sottoporsi ad una visita audiologica completa e accurata, che possa riconoscere la causa scatenante del disturbo per scegliere il trattamento più adatto alle esigenze del paziente.

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